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LA PAROLA, DALLA STORIA AL TEATRO

  • Denominazione

    ASSOCIAZIONE TEATRO DELLA COOPERATIVA

    Tipologia

    Iniziativa c/o la sede scolastica

    Ambito

    Teatro per l’infanzia e la gioventù

    Durata

    60/75 MINUTI

    Città sede

    N/A

    Target età

    12-16 anni

    Note target

    L'incontro si rivolge soprattutto agli allievi delle scuole di primo grado e vuole fornire gli strumenti che possono far comprendere come gli atti giudiziari, i saggi, gli articoli dei giornali, le deposizioni e soprattutto le testimonianze dirette, possano diventare scrittura drammaturgica e teatro.

  • Descrizione/Sinossi

    Sempre più spesso parlando con i nostri ragazzi ci si rende conto di quanto sappiano poco, nulla o male, della storia e del recente passato. Non hanno però responsabilità, essi non sono altro che l’implacabile specchio del fallimento quasi totale delle generazioni che li hanno preceduti. Non si tratta di mero nozionismo ma di fare della storia un elemento fondamentale per la comprensione del presente per evitare che, in un Paese che ha fatto della Memoria storica un optional e dell’oblio lo sport nazionale, possano ripetersi nuove simili e immani tragedie. La cultura e l’arte, in questo senso, possono fare molto e il teatro, dato più volte per morto a causa dai nuovi mezzi di comunicazione quali il cinema, la televisione e internet, non solo è vivo ma spesso è riuscito a fungere da argine a questo vuoto. Non è un caso che, sin dagli albori, uno dei pilastri portanti del teatro è stata, più o meno esplicitamente e direttamente, la Storia. L’incontro “La parola, dalla Storia al Teatro”, rivolto soprattutto agli studenti delle scuole secondarie di primo grado, nasce proprio con questa finalità. Dopo anni di ricerche, di studi, di scrittura di testi, di produzione di spettacoli e dopo una più che ventennale e strettissima collaborazione con l’ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati), il progetto di Renato Sarti e il Teatro della Cooperativa prevede un approfondimento di carattere drammaturgico nel quale viene messa in evidenza come si possano trasformare in scrittura drammaturgica gli atti giudiziari, i saggi, gli articoli dei giornali, le deposizioni e soprattutto le testimonianze dirette di coloro che hanno vissuto quelle tragedie.

    Artisti/Professionisti

    RENATO SARTI, attore, autore e regista, nel 2002 ha fondato il Teatro della Cooperativa. Si forma con Giorgio Strehler al Piccolo Teatro di Milano e al Teatro dell’Elfo con le regie di Gabriele Salvatores, Elio De Capitani e Ferdinando Bruni. Da più di due decenni si occupa di temi legati alla memoria storica, attraverso un’intensa attività svolta all’interno delle realtà scolastiche, promuovendo seminari e laboratori, organizzando incontri e dibattiti e, soprattutto, con rappresentazioni teatrali che hanno ottenuto prestigiosi premi e riconoscimenti come “Nome di battaglia Lia”, “I me ciamava per nome: 44.787”, “Mai Morti”, “ Io santo tu beato”, “Chicago Boys”, “Muri”, “Gorla fermata Gorla”. Per la sua attività Sarti ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro e il Premio Isimbardi da parte, rispettivamente, del Comune e della Provincia di Milano, i Premi Henriquez e Hystrio, attestati importanti da parte dell’Associazione Nazionale Ex Deportati e dell’Associazione Nazionale Partigiani, e una medaglia commemorativa da parte del Presidente della Repubblica per lo spettacolo Nome di battaglia Lia.

    Crediti

    N/A

    Riconoscimenti

    N/A

    Requisiti scuola

    n. minimo 20 studenti - n. massimo 500 studenti

    Esigenze

    Non vi sono particolari esigenze di spazio. Si richiedono un'amplificazione vocale e un videoproiettore.

    Note

    N/A

Calendario date

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