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Denominazione
ASSOCIAZIONE CULTURALE COMPAGNIA CARNEVALE
Tipologia
Spettacolo c/o la sede scolastica
Ambito
Teatro per l’infanzia e la gioventù
Durata
55 minuti
Città sede
N/A
Target età
12-16 anni
Note target
Consigliato dal primo anno della scuola secondaria di primo grado
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Descrizione/Sinossi
È il 6 febbraio 1945, prime luci del mattino. Un plotone d’esecuzione nazista, pochi giorni prima che Budapest venga liberata, fucila due allenatori di calcio: Géza Kertész e István Tóth-Potya, entrati da un paio d’anni nella resistenza ungherese e colpevoli di essersi opposti i nazisti per salvare resistenti ed ebrei. I due sono amici da tempo, hanno giocato insieme sui campi sterrati di inizio Novecento con la maglia Ferencváros e si sono ritrovati in Italia come allenatori, tra i più apprezzati della “scuola magiara”: Géza sulle panchine di Catania, Atalanta, Lazio e Roma, István su quelle di Triestina e Inter. Rientrati a Budapest, fino ad allora "semplici" allenatori, decidono di sacrificare la loro gloria sportiva per aiutare numerosi ebrei a mettersi in salvo o a fuggire dalle persecuzioni naziste. E vi riescono, fino alla loro ultima tragica alba.
Artisti/Professionisti
Antonio Carnevale (Cosenza, 1983) regista, drammaturgo e attore, ha frequentato l’Académie Internationale des Arts du Spectacle di Parigi. Di formazione umanistica, laureato presso l’Università La Sorbona di Parigi, ha partecipato a diversi festival di teatro in Francia e all’estero tra i quali. Ha tradotto in italiano l’Arlequin poli par l’amour di Marivaux (Edizioni La Tigre di Carta 2016) e ne ha curato l’allestimento in occasione della VI Giornata Mondiale della Commedia dell’Arte. La stessa traduzione nel maggio 2016 ha debuttato al Teatro Stabile di Genova in un allestimento diretto da Massimo Mesciulam. Nel maggio 2016 mette in scena lo spettacolo animazione Le Belle Favole, ispirato alle favole di La Fontaine. Alcuni suoi versi sono pubblicati dagli editori GaEle e Gattili. E’ autore del monologo teatrale "Eri di Maggio", vincitore nel 2017 del premio per la drammaturgia La Riviera dei Monologhi, di "Tra’ti avante, Alichino" e "Ricorditi di me, che son la Pia" progetto selezionato dal Ravenna Festival. Nel 2018 ha ottenuto il premio per il Miglior Testo Premio Settimia Spizzichino e gli Anni Rubati con il corto Il Bradipo e la Carpa e la segnalazione al Premio Pervocesola con la nuova drammaturgia Mirandolina. Riccardo Stincone (Como, 1995) ha frequentato il percorso di perfezionamento teatrale FerMenti inScena diretto da Stefano De Luca e Manfredi Rutelli organizzato da Ocra Montalcino e il Teatro degli Astrusi di Montalcino. E’ stato allievo di Paolo Antonio Simioni, Arianna Scommegna e di Stefano Andreoli, curando in particolare la tecnica e l’espressione vocale e il lavoro sul personaggio. Collabora inoltre con la Compagnia Teatrale Piano B e Compagnia Teatrale Ariafrit.E’ impegnato attualmente nella produzione di Compagnia Carnevale Il Bradipo e la Carpa, vincitore del premio per il miglior testo alla IV Edizione del Premio Settimia Spizzichino e gli Anni Rubati. Ha ottenuto la menzione per la migliore interpretazione al Festival Concorto 2018.
Crediti
IL BRADIPO E LA CARPA Produzione Compagnia Carnevale Regia e drammaturgia di Antonio Carnevale Con Antonio Carnevale e Riccardo Stincone Adattamento del volume “Due eroi in panchina” di Roberto Quartarone edito da InContropiede Migliore Drammaturgia Settimia Spizzichino e gli Anni Rubati 2018 Migliore Interpretazione ConCorto 2018 Finalista Palio Ermo Colle 2018 Finalista Minimo Teatro Festival 2018
Riconoscimenti
Migliore Drammaturgia Settimia Spizzichino e gli Anni Rubati 2018 Migliore Interpretazione ConCorto 2018 Finalista Palio Ermo Colle 2018 Finalista Minimo Teatro Festival 2018
Requisiti scuola
N/A
Esigenze
N/A
Note
Lo spettacolo può essere realizzato anche in doppia replica nella stessa giornata. E' particolarmente adattabile a spazi non convenzionali come aule, sale, palestre, biblioteche con disposizione del pubblico allo stesso livello della scena.