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Esemplari femminili

coreografia, concept e performance Francesca Penzo, Tamar Grosz (e Rita Mazza, nella versione dello spettacolo in LIS - Lingua italiana dei Segni)
musiche Clèment Destephen
disegno luci Giulia Pastore
scenografia Eva Karduck
costumi Gabriella Stangolini
consulenza artistica Matan Zamir
voce Barbara Granato
produzione Fattoria Vittadini - Interno 5 - FEM
con il sostegno di MiBAC; Comune di Milano
durata 50 minuti 

Spettacolo selezionato da AMAT | Associazione Marchigiana Attività TeatraliArmunia Centro Residenze Artistiche ATER - Associazione Teatrale Emilia RomagnaTeatro Pubblico Pugliese, Teatro Stabile del Veneto, Piccolo Teatro Grassi

Esemplari Femminili è il risultato finale di un processo di ricerca sul tema della femminilità, che ha visto una prima tappa nella versione breve dal titolo “Why are we so f**ing dramatic?”, sostenuta dal bando Next 2015, che giunge ora alla sua forma compiuta, interrogandosi sull’essere donna all'interno della società contemporanea. 
Che cosa significa essere donna oggi? Quale contributo può dare il femminile al rinnovamento della società?
Attraverso la metafora documentaristica, due esemplari femminili si fanno osservare e svelano le dinamiche proprie di un mondo che abitano quotidianamente. La loro è una dichiarazione di femminilità ed esistenza, una primavera annunciata nel loro essere donne.
Dopo un inizio scanzonato ed esuberante, lo sguardo si fa più intimo e riflessivo, a voler indagare una maturità, una interiorità che trasporta lo spettatore verso il lato oscuro della femminilità, in una tensione fisica ed emotiva che, portata al suo culmine, atterra in un paesaggio onirico.
Il progetto ha visto la collaborazione di diversi artisti che hanno condiviso e contribuito alla visione femminile e femminista che lo caratterizza.
Uno spettacolo scanzonato, esuberante, ma anche onirico, intimo, empatico, che permette di riflettere sulla femminilità indipendentemente dal proprio genere.

Lo spettacolo viene proposto anche in una versione in LIS (Lingua Italiana dei Segni), nata grazie alla collaborazione con l’attrice segnante Rita Mazza, vero e proprio personaggio che non solo ‘racconta’ quanto avviene in scena, rendendo dunque totalmente fruibile lo spettacolo ad un pubblico di sordi e udenti, ma diviene una terza interprete con un ruolo attivo e preciso, che aggiunge senso e significato allo spettacolo.

Ph. Eva Karduck

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