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La purezza e il compromesso. Omaggio a Luchino Visconti e Giovanni Testori

scrittura scenica Paolo Trotti
interpreti Stefano Annoni, Diego Paul Galtieri, Margherita Varricchio e Michele Costabile
regia Paolo Trotti
aiuto regia Fiammetta Perugi
scene e costumi Francesca Biffi
Produzione Teatro Linguaggicreativi
con il sostegno del Centro di Residenza della Toscana (Armunia Castiglioncello - CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro)

durata 80 minuti

Spettacolo selezionato da Teatro Pubblico Pugliese, ACS Abruzzo Circuito Spettacolo, ATER Ass. Teatrale Emilia Romagna

L’universo di Giovanni Testori incontra l’immaginario cinematografico di Luchino Visconti e diventa ispirazione per una storia nuova. Gli stessi personaggi che nelle loro opere abitavano la Milano del ‘59 sono qui protagonisti di una qualunque metropoli occidentale dei giorni nostri. I quattro attori danno vita a personaggi che vivono ai margini della città: uomini e donne, disperati, immigrati, prostitute, omosessuali, sportivi, operai, ognuno alla ricerca di una via d’uscita in grado di cambiare la propria esistenza. La speranza di arricchirsi attraverso la boxe e lo scontro tra fratelli a causa di una donna sono raccontati con disincanto in un dramma intenso, in cui passioni antiche e problemi moderni sono condotti a unità. La purezza ed il compromesso tratta il tema dell’addio. Addio al paese/nazione di provenienza; addio alla possibilità di vivere un amore; addio alla famiglia. Una concatenazione di separazioni e addii che partono dal bisogno di rimanere uniti. La madre dà il via a tutta la vicenda; Il femminile con la sua necessità di generare e preservare la vita, con il coraggio di lasciare una terra e il desiderio di vedere i figli rivalersi sulla povertà: la povertà e il desiderio di rivalsa su di essa, il fare di tutto per cambiare posizione sociale, anche farsi spaccare la faccia su un ring. È la rivincita contro il destino tanto sperata che non arriverà mai. Lo spettacolo parte dalla centralità del corpo come unico bene di valore/scambio/vendita che possiedono gli emigranti, i viaggiatori per necessità, i fuggiaschi. Una riflessione sul corpo come strumento di scambio, come strumento sonoro e come contenitore di qualcosa di molto fragile: l’essenza dell’essere e dichiararsi umani nonostante tutto e tutti. Dopo La nebbiosa di Pier Paolo Pasolini e I ragazzi del massacro di Giorgio Scerbanenco, con La purezza e il compromesso Paolo Trotti continua il viaggio attraverso gli autori che hanno raccontato la città ed i suoi mutamenti.

Contatti
info@linguaggicreativi.it | linguaggicreativi.it

 


 

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