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			 produzione TEATRO DEI GORDI 
			 
			ideazione e regia Riccardo Pippa 
			di e con Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Matteo Vitanza 
			scene, maschere e costumi Ilaria Ariemme 
			disegno luci Giuliano Bottacin 
			cura del suono Luca De Marinis 
			organizzazione Camilla Galloni, Monica Giacchetto 
			in coproduzione con TIEFFE Teatro Milano 
			con il sostegno di Armunia – Campo Teatrale di Milano - Centro Artistico Il Grattacielo - Centro Teatrale MaMiMò- Mo-wan teatro - Sementerie Artistiche 
			Selezione Visionari Kilowatt Festival 2016 
			Selezione Visionari Artificio Como 2016 
			Vincitore all'unanimità del Premio alla produzione Scintille 2015 
			Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2015, indetto dall’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine: spettacolo vincitore del Premio Speciale, Premio Giuria Allievi Nico Pepe e Premio del Pubblico 
			durata 50' 
			 
			trailer 
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			© Laila Pozzo | 
		
		
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			 La nuova produzione del Teatro dei Gordi è un omaggio originale alla poetessa polacca Wisława Szymborska. Ideato e diretto dal regista veronese Riccardo Pippa, Sulla morte senza esagerare, affronta il tema della morte in chiave ironica e divertente attraverso un linguaggio non convenzionale del corpo, ancorato al Teatro di figura e di maschera. La recitazione e le maschere (realizzate dalla scenografa Ilaria Ariemme) si muovono con verità e leggerezza su un tessuto drammaturgico originale. 
			 
			Vincitore del 1° Premio Scintille 2015, così si è espressa la Giuria: 
			
			Tenuto conto del giudizio del pubblico di Asti e di Milano, la giuria del Premio Scintille 2015 premia all’unanimità lo spettacolo Sulla morte senza esagerare del Teatro dei Gordi in quanto ha ritenuto il progetto meritevole di sviluppo e di sostegno per l’originalità della costruzione drammaturgia, la cura dei dettagli, il lavoro attorale e di regia, che lo proiettano decisivamente verso una dimensione creativa di probabile livello internazionale. La giuria ha voluto premiare anche il coraggio della giovane compagnia di intraprendere la linea di un teatro senza parole, che riesce a comunicare in maniera efficace, suggestiva e poetica attraverso il movimento, il gesto, le invenzioni scenografiche. 
			 
			 
			Sulla morte senza esagerare 
			[..] 
			Chi ne afferma l'onnipotenza 
			è lui stesso la prova vivente 
			che essa onnipotente non è. 
			Non c'è vita 
			che almeno per un attimo 
			non sia immortale. 
			La morte 
			è sempre in ritardo di quell'attimo. 
			Invano scuote la maniglia 
			d'una porta invisibile. 
			A nessuno può sottrarre 
			il tempo raggiunto. 
			da Sulla morte senza esagerare, Wislawa Szymborska 
			  
			Sulla soglia tra l'aldiquà e l'aldilà, dove le anime prendono definitivo congedo dai corpi, c'è la nostra Morte. I vivi la temono, la fuggono, la negano, la cercano, la sfidano, la invocano. L'unica certezza è la morte. Ma senza esagerare. 
			In fondo quanti ritardi nel suo lavoro, quanti imprevisti, tentativi maldestri, colpi a vuoto e anime rispedite al mittente! E poi che ne sa la Morte, lei che è immortale, di cosa significhi morire? Maschere contemporanee di cartapesta, figure familiari raccontano, senza parole, i loro ultimi istanti, le occasioni mancate, gli addii; raccontano storie semplici con ironia, per parlare della morte, sempre senza esagerare. 
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